È effettivamente possibile pulire la canna fumaria dal basso, utilizzando strumenti specifici come scovoli montati su aste telescopiche o sistemi flessibili che consentono di raggiungere la parte superiore della canna attraverso il focolare. Questa tecnica rappresenta un’alternativa valida alla pulizia dall’alto, specialmente quando non si ha accesso sicuro al tetto o si preferisce evitare di operare in quota. Tuttavia, la scelta tra i due metodi non è soltanto una questione pratica, ma coinvolge anche aspetti di efficacia, sicurezza e rispetto delle normative.
Metodi di pulizia: dal basso e dall’alto
La pulizia della canna fumaria può essere effettuata, in base alle condizioni dell’abitazione e all’attrezzatura disponibile, sia dall’alto che dal basso. Nel caso della pulizia dal basso, si accede direttamente dal locale in cui è presente il camino o la stufa, inserendo lo scovolo rivolto verso l’alto attraverso il focolare. Il movimento dello scovolo, con aste modulari o una sonda flessibile, permette di rompere e rimuovere la fuliggine o i depositi di creosoto che si accumulano sulle pareti della canna fumaria.
Tra gli vantaggi di questa modalità vanno segnalati:
- Possibilità di operare in sicurezza, evitando di salire sul tetto;
- Maggiore facilità di gestione quando il tetto è particolarmente inclinato o difficile da raggiungere;
- Riduzione dei rischi legati a cadute dall’alto.
Il metodo dall’alto, invece, prevede l’accesso diretto dal comignolo, calando lo scovolo verso il basso. Questa tecnica è considerata spesso più efficace per rimuovere accumuli importanti, dato che la forza gravitazionale aiuta la caduta dei residui di fuliggine; tuttavia, risulta meno pratica per chi non dispone delle necessarie misure di sicurezza o non ha accesso facilitato al tetto.
Cosa dice la normativa italiana
Nel contesto italiano la manutenzione e la pulizia delle canne fumarie sono regolate da specifiche normative come il DPR 412/93 e il DPR 151/2011, integrate dalla UNI 10683 per gli impianti alimentati a combustibili solidi o pellet. Tali norme sanciscono che ogni intervento di manutenzione, compresa la pulizia, deve garantire la sicurezza e il corretto funzionamento dell’impianto, prevenendo il rischio di incendi e malfunzionamenti.
La normativa non impone esplicitamente il metodo (dal basso o dall’alto) da utilizzare, ma sottolinea che la canna fumaria deve essere mantenuta in condizioni ottimali e pulita periodicamente. La frequenza di pulizia dipende dall’uso: generalmente, almeno una volta all’anno per camini e stufe domestici; per usi più intensi il controllo dovrebbe essere più frequente.
Un punto cruciale riguarda chi può effettuare la pulizia. In ambito domestico è permesso l’intervento in autonomia purché si rispettino le precauzioni e si rimanga nella piena responsabilità individuale (tuttavia, la normativa raccomanda vivamente di affidarsi a personale qualificato). Solo un tecnico professionista, abilitato e iscritto alla Camera di Commercio, può rilasciare la dichiarazione di conformità e aggiornare il libretto di impianto, aspetti obbligatori per impianti soggetti a controllo periodico e per prodotti assicurativi e di responsabilità civile.
I tecnici: opinioni, raccomandazioni e punti critici
Secondo il parere diffuso tra gli spazzacamini professionisti e tecnici del settore, la pulizia dal basso può essere efficace se eseguita con le giuste tecniche e strumenti, soprattutto per canne fumarie dritte e di dimensioni ridotte. Tuttavia, i professionisti sottolineano diversi rischi legati al fai-da-te e la possibilità che una pulizia non accurata lasci residui dannosi o addirittura occlusioni parziali, che col tempo potrebbero determinare malfunzionamenti gravi.
In sintesi, i punti chiave evidenziati sono:
- Il professionista dispone di strumenti più efficaci: telecamere per la videoispezione, aspiratori specifici e scovoli professionali;
- È in grado di rilevare danni strutturali o difetti non visibili dall’utente;
- Può eseguire controlli di tiraggio e verificare la completa evacuazione dei fumi;
- Al termine della manutenzione può rilasciare la documentazione richiesta per la conformità;
- Molte polizze assicurative prevedono la manutenzione tracciata da operatore abilitato come condizione di validità.
Il consiglio prevalente dei tecnici è, dunque, di riservare il fai-da-te solo alle pulizie leggere e periodiche, demandando almeno una pulizia annuale professionale a operatori esperti.
Consigli pratici e precauzioni per la pulizia dal basso
Chi intende procedere autonomamente deve seguire alcune linee guida fondamentali:
- Assicurarsi che il camino o la stufa siano spenti e completamente freddi prima di iniziare.
- Proteggere il pavimento e le superfici con teloni o giornali per evitare che la fuliggine sporchi gli ambienti.
- Utilizzare guanti, mascherina e se possibile occhiali di protezione contro la polvere e i residui volatili.
- Impiegare uno scovolo con aste modulari, da spingere energicamente ma con attenzione all’interno della canna fumaria, fino al raggiungimento della sommità.
- Durante la fase di spazzolamento, raccogliere la fuliggine e i residui con un aspiracenere adeguato per alta temperatura oppure una paletta adatta.
- Eseguire un controllo finale del tiraggio accendendo brevemente il camino o la stufa, per assicurarsi che la combustione avvenga senza fumo di ritorno negli ambienti.
È importante sottolineare che se dopo la pulizia si percepiscono ancora problemi di tiraggio, odori strani o persistenza di fumo, è indispensabile avvalersi senza indugio dell’intervento di un tecnico qualificato. La canna fumaria potrebbe infatti presentare ostruzioni non rimovibili con mezzi domestici o danni strutturali occulti.
Infine è bene ricordare che, mentre la pulizia dal basso può rappresentare una soluzione pratica e sicura per la manutenzione ordinaria di canne dritte e corto sviluppo (canna fumaria), per impianti complessi, canne ramificate o molto sporche (in particolare a seguito di uso di combustibili legnosi), il supporto professionale risulta sempre la scelta raccomandata sia dalla normativa che dai tecnici del settore.